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L'Inflazione negli Stati Uniti: Implicazioni e Prospettive Economiche

Affrontiamo il Consensus, l'Inflazione alla Produzione e le Dichiarazioni della Fed

Nel panorama economico globale, l’11 ottobre 2023 si staglia come una data di grande importanza. Alle 14:30, ora italiana, verrà pubblicato il tanto atteso rapporto sull’inflazione negli Stati Uniti, rivelando i dati relativi al mese di settembre. Questo report è fondamentale poiché i prezzi al consumo rappresentano un elemento chiave nelle decisioni della Federal Reserve (Fed), la banca centrale americana. Questo articolo esplorerà in dettaglio l’inflazione in America, analizzando il consensus sulle aspettative, le possibili implicazioni sulle decisioni della Fed, il contesto dei prezzi alla produzione e le dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti della banca centrale.

Il Consensus sull’Inflazione al Consumo USA

Secondo le previsioni del consensus di Bloomberg, a settembre 2023, i prezzi al consumo negli Stati Uniti dovrebbero mostrare un incremento mensile dello 0,3%, rappresentando un significativo rallentamento rispetto all’incremento dello 0,6% registrato ad agosto. Guardando ai dati su base annuale, si prevede un aumento del 3,6%, in leggera diminuzione rispetto al 3,7% del mese precedente. Il dato “core,” che esclude le componenti più volatili dell’inflazione, come i prezzi alimentari ed energetici, dovrebbe anch’esso aumentare dello 0,3% su base mensile, in linea con quanto osservato ad agosto. Gli analisti prevedono anche un rallentamento su base annua, passando dal 4,3% al 4,1%.

Le Possibili Decisioni della Fed in Base all’Inflazione

Il trend dell’inflazione è di cruciale importanza per la Federal Reserve. Se si dovesse registrare un rallentamento dell’inflazione su base annua, questa situazione potrebbe rafforzare l’ipotesi di mantenere invariati i tassi di interesse, in attesa di ulteriori segnali di una diminuzione dei prezzi e di un impatto sull’economia reale derivante dalle precedenti manovre di politica monetaria della Fed. Al contrario, un’inattesa sorpresa negativa potrebbe riaprire il dibattito sulla possibilità di un aumento dei tassi prima della fine dell’anno. Tuttavia, al momento, i futures sui Fed Funds attribuiscono a questa eventualità una probabilità inferiore al 30%.

Crescono i Prezzi alla Produzione negli Stati Uniti

È fondamentale considerare anche il contesto dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti. I dati relativi a settembre hanno mostrato un aumento dello 0,5% su base mensile, superando le aspettative che indicavano un +0,3%. Inoltre, l’indice “core,” che esclude gli elementi più volatili, è cresciuto dello 0,3%, battendo la previsione dello 0,2%. In termini annuali, l’indice dei prezzi alla produzione ha accelerato dal 2,5% al 2,7%, mentre il dato “core” ha subito un rallentamento, passando dal 2,9% (rivisto al ribasso dal 3%) al 2,8%.

Un aspetto di notevole rilievo è che gran parte dell’incremento dei prezzi totali è stato guidato dal rincaro dei prezzi energetici. Questo aspetto ha influito notevolmente sulla percezione complessiva dell’inflazione. Gli esperti di ING suggeriscono che questi dati rendono più probabile un aumento dei prezzi al consumo dell’0,4% e un aumento del dato “core” dell’0,3% su base mensile. Questi numeri superano notevolmente lo 0,1% o lo 0,2% che sarebbero coerenti con un ritorno dell’inflazione su base annua al target del 2%.

Dichiarazioni Accomodanti dalla Fed

Per comprendere appieno il contesto in cui si muoveranno le prossime decisioni della Fed, è necessario considerare le dichiarazioni rilasciate dagli esponenti della banca centrale. In particolare, molti funzionari concordano sul fatto che un ulteriore aumento dei tassi potrebbe essere evitato. Questo atteggiamento è in parte giustificato dall’aumento dei rendimenti osservato nelle ultime settimane sui mercati obbligazionari. Questi aumenti dei rendimenti possono avere un effetto restrittivo sulle condizioni di finanziamento, svolgendo in parte il lavoro che la Fed stessa si aspetta dagli aumenti dei tassi.

Le recenti dichiarazioni degli esponenti di politica monetaria hanno influenzato la lettura dei verbali della Fed, diffusi di recente. Da questi verbali emerge che la maggior parte dei membri del Federal Open Market Committee (FOMC) era favorevole ad un aumento dei tassi entro la fine dell’anno, immediatamente dopo l’ultima riunione, in cui il costo del denaro è stato mantenuto invariato.

Conclusioni

L’attesa per il rapporto sull’inflazione al consumo negli Stati Uniti di settembre 2023 crea un clima di incertezza nei mercati finanziari. Il consensus prevede un rallentamento, ma le possibili implicazioni sulle decisioni della Fed rimangono aperte. La crescita dei prezzi alla produzione, guidata in parte dai costi energetici, aggiunge un ulteriore livello di complessità all’analisi economica. Tuttavia, le dichiarazioni recenti degli esponenti della Fed suggeriscono un atteggiamento accomodante, con la volontà di evitare un ulteriore rialzo dei tassi. La Fed rimane quindi al centro delle attenzioni mentre gli investitori osservano attentamente l’andamento dei prezzi e il contesto economico complessivo.

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